sabato 5 ottobre 2013

Massaggio Linfodrenante Vodder

La linfa è Onnipresente, collega in noi il Microcosmo e Macrocosmo perchè attraverso gli interstizi linfatici devono scorrere tutti gli elementi nutritivi e vitali per ogni singola cellula. Determina la dimensione dell’Anima e la sua Consapevolezza

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Il massaggio conosciuto come linfodrenaggio è anche noto come drenaggio linfatico manuale. La tecnica viene utilizzata sia in campo estetico che in campo medico ed è stata ideata da un medico danese, Emil Vodder, negli anni Trenta; non a caso, il massaggio è anche noto come massaggio Metodo Vodder. Il medico notò che, tra i suoi pazienti, quelli che soffrivano di infezioni croniche delle vie respiratorie avevano i linfonodi molto ingrossati sul collo. Sperimentò che, massaggiandoli, si potevano ottenere dei risultati sbalorditivi.
Vodder arrivò a comprendere che se i linfonodi non sono in grado di purificare la linfa, questa si trova a ristagnare e ciò causa diversi malesseri. Il massaggio mira a riattivare la circolazione della linfa per evitare accumuli di impurità.
Il linfodrenaggio è quell'insieme di tecniche manuali che consentono il drenaggio, ossia la movimentazione della linfa, all'interno dei vasi linfatici. La linfa, dal latino lympha, ha un aspetto acquoso, con un leggero colore giallastro e contiene acqua, proteine, grassi, resti di cellule morte e cellule.
Le cellule dei tessuti sono immerse nel liquido interstiziale e perilinfa. Il sangue arterioso, giungendo nei capillari, lascia passare attraverso le pareti dei vasi gli elementi nutritivi, che finendo nel liquido interstiziale, alimentano le cellule dei tessuti. Quest'ultime riversano i residui nella perilinfa, che può contenere anche batteri, cellule morte e altre sostanze di scarto. In parte questo liquido viene riassorbito, con equilibrio dinamico, dai capillari venosi alimentando il flusso sanguigno relativo; il sistema linfatico serve quindi come via di eliminazione aggiuntiva, soprattutto per quegli elementi che non possono essere eliminati per via sanguigna.I linfonodi costituiscono veri e propri filtri lungo il percorso dei vasi linfatici, esercitando una funzione fondamentale immuno-difensiva come sede di produzione dei linfociti.
Dopo essere passata attraverso i tronchi linfatici, la linfa si riversa nel sistema venoso ai due lati della base del collo (Terminus). Gli edemi, o gonfiori, sono dovuti a un accumulo abnorme di liquido interstiziale, la cui causa può può essere di varia natura; il linfodrenaggio può essere di valido aiuto sia per la riduzione dell'edema, sia per la risoluzione delle conseguenze che l'edema stesso può provocare. Pertanto questa tecnica non è solo utile per scopi estetici, ma costituisce una terapia naturale, alternativa, per la soluzione di alcune patologie.

Massaggio Linfodrenante
Il massaggio linfodrenanre si esegue attraverso movimenti a spirale che vengono praticati sui linfonodi. Le manovre del massaggiatore saranno molto delicate, perché questa tecnica agisce sui vasi linfatici, che sono più fini di quelli sanguigni.

Oltre alla corretta esecuzione delle tecniche manuali in relazione alla patologia, per aumentare l'efficacia del massaggio si possono utilizzare i seguenti accorgimenti:
- I tempi di trattamento sono variabili, dipendono da diversi fattori quali la diffusione e l'entità dell'edema, la reazione del cliente al trattamento.
- Il singolo massaggio può durare da un'ora ad un'ora e mezzo, si possono praticare uno o più cicli di dieci massaggi, la durata del trattamento e la frequenza dei massaggi vanno stabilite in base alla situazione del cliente, quindi vanno valutate da caso a caso.

Per eseguire il massaggio linfodrenante non si utilizzano oli e creme di nessuna natura, perché le mani devono aderire perfettamente alla pelle in modo da sollecitare e stimolare il movimento dei liquidi accumulati e ristagnanti.

I movimenti principali con cui eseguire questo massaggio sono costituiti da cerchi fatti con le dita per spostare la linfa, pressioni dei pollici e uso delle mani sovrapposte, in modo che una faccia da guida mentre l’altra preme. La direzione verso cui si effettua il massaggio è quella delle cosidette stazioni della linfa: ascelle, inguine, base del collo.

Effetti del linfodrenaggio manuale
  • Effetto vegetativo: è importante che la tecnica venga eseguita con ritmo lento e monotono per provocare anche un rilassamento dei muscoli agendo sul sistema nervoso, in particolare sul parasimpatico.
  • Effetto sulla conduzione algica: se la tecnica del linfodrenaggio manuale viene esercitata correttamente, ossia con leggere pressioni continuamente variate, si eccitano cellule inibitrici che minimizzano, o addirittura estinguono, ogni sensazione dolorosa.
  • Effetto immunologico: vengono trattati tutti i linfonodi che si possono sentire con le dita. Questi come già detto, fanno parte del sistema immunitario, ossia il sistema che difende il nostro corpo da stimoli infettanti.
  • Effetto sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni linfatici: il linfodrenaggio manuale agisce come tonificante sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni, ossia nell'ambito dei capillari sanguigni si arriva ad una contrazione degli sfinteri precapillari.
  • Effetto drenante: ha un effetto rilevante sul drenaggio (= eflusso di acqua). Grazie a questa tecnica, infatti, si sottrae quota fluida dal tessuto connettivo lasso.
Indicazioni:
Il drenaggio linfatico manuale ha indicazioni sia in estetica, sia in medicina. Nel campo estetico, le problematiche che possono trarre beneficio da questo tipo di massaggio sono:
  • Acne
  • Cellulite
  • Cicatrici
  • Smagliature
  • Couperose
  • Dermatite periorale
  • Invecchiamento cutaneo
In campo medico, dopo aver ricevuto conferma da parte dello specialista, si può applicare con successo per:
  • disturbi articolari
  • disturbi extra-articolari
  • sclerodermia
  • apoplessia
  • cefalee ed emicranie
  • encefalopatie linfostatiche
  • nevralgie del trigemino
  • edemi in gravidanza
  • edemi della sindrome premestruale
  • edemi post-operatori, post-traumatici
  • stitichezza
Controindicazioni:
Esistono casi in cui deve essere evitato il linfodrenaggio, sia perché inefficace, sia perché può essere dannoso. I casi da evitare sono:
  • infezioni acute
  • insufficienza cardiaca
  • flebite o trombosi in atto
  • gravi problemi renali o al fegato
  • asma o bronchiti acute
  • disturbi del basso ventre
  • ipotensione

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