sabato 2 marzo 2013

Massaggi e Gravidanza

Quando la gravidanza procede normalmente, fare un massaggio regala numerosi benefici, a livello sia fisico che psicologico. Se alcuni massaggi si possono fare senza problemi per tutti i nove mesi, per altri sarà necessario adottare delle precauzioni, mentre ci sono trattamenti che dovranno essere rimandati a dopo il parto o l’allattamento.

Il massaggio in gravidanza deve regalare innanzitutto benessere.

Il massaggio migliora la circolazione, favorisce il drenaggio di liquidi, rilassa le tensioni muscolari prevenendo disturbi tipici dell’attesa come gonfiori e mal di schiena, ma più che soffermarsi sui singoli benefici la futura mamma dovrebbe porsi come obiettivo principale il suo benessere: il massaggio infatti regala relax, in una fase di grande fragilità emotiva in cui le attenzioni sono già tutte rivolte verso il bebè che porta in grembo.

La gravidanza è un periodo caratterizzato da tanti cambiamenti che coinvolgono il fisico e la psiche, che possono far sentire la futura mamma più ‘brutta’ e appesantita, ma anche spaesata e in apprensione per tutto quel che la attende.
Ecco che allora la donna avverte il bisogno di sentirsi bella, di farsi ‘coccolare’, di avere qualcuno che si dedichi a lei ed il massaggio le dà proprio questo, attraverso un contatto che le trasmette calore e benessere; una sensazione di cui beneficia anche il bambino in grembo, sia pure in modo indiretto. 

Consigli:
  • Parlane con il ginecologo. Se la donna sta vivendo una gravidanza fisiologica, i massaggi possono essere effettuati per tutti i nove mesi, anche se ogni massaggio ha le sue regole e le sue indicazioni particolari ed in alcuni casi si preferisce aspettare la fine del primo trimestre. In caso di disturbi o patologie particolari, non è detto che il massaggio sia vietato: sarà necessario però consultarsi con il proprio ginecologo, che valuterà caso per caso.
  • Sulla pancia solo sfioramenti. La regola generale è che la pancia andrà toccata solo con manipolazioni molto delicate (sempre che alla donna non dia fastidio!), perché pressioni accentuate potrebbero aumentare la contrattilità uterina, soprattutto nei periodi successivi al primo trimestre. Nei massaggi che lavorano sui punti energetici del corpo, come shiatsu, riflessologia plantare o massaggio ayurvedico, sarà inoltre necessario evitare i punti corrispondenti di alcuni organi addominali, che potrebbero far avviare un travaglio anzitempo, così come non si deve toccare un particolare punto del piede, che potrebbe far girare il bebè nelle ultime settimane.
  • No a pancia ingiù negli ultimi mesi. Man mano che il pancione cresce, la posizione in decubito prono non potrà più essere assunta, ma il massaggio potrà essere praticato ugualmente stando sedute o di fianco.
  • Affidati solo a mani esperte. In gravidanza più che mai è importante affidarsi ad operatori qualificati, per questo è bene recarsi in centri estetici o centri benessere già noti sul territorio, chiedere prima un colloquio informativo con l’operatore, durante il quale verificare qual è la sua qualifica, a quale albo professionale è iscritto, se ha già lavorato con donne in gravidanza, fermo restando che spesso il passaparola è la forma più efficace per trovare l’esperto giusto. 
Massaggi consigliati in Gravidanza

LINFODRENAGGIO: È un massaggio manuale che prevede sfioramenti volti a ‘smuovere’ i liquidi che si accumulano negli spazi tra le cellule e convogliarli verso le stazioni linfatiche, dove verranno depurati e reimmessi nella circolazione sanguigna. E' un trattamento particolarmente indicato in gravidanza, poiché l’aumento di estrogeni e l’ostacolo del pancione favoriscono il ristagno di liquidi e quindi la formazione di edemi. Il linfodrenaggio porta ad una migliore circolazione ed un meraviglioso senso di leggerezza alle gambe, soprattutto in estate, quando il caldo provoca vasodilatazione che accentua i gonfiori. Un’alternativa al linfodrenaggio classico è il linfodrenaggio orientale. Mentre il primo lavora sui linfonodi per favorire la circolazione linfatica, il linfodrenaggio orientale stimola particolari punti energetici che, secondo la medicina orientale, sono coinvolti nel trasporto e nella distribuzione dei liquidi, ossia sui meridiani stomaco-milza, reni-vescica, polmone-intestino crasso, ripristinando la loro corretta funzionalità e quindi contrastando a monte il problema della ritenzione idrica.

SHIATSU:  Lo shiatsu è un antichissimo trattamento giapponese basato su pressioni con le dita (‘shi’ alla lettera significa dito e ‘atsu’ pressione) in determinati punti energetici del corpo, detti meridiani, che sono collegati ai vari organi del nostro corpo. Se l‘energia non fluisce bene lungo i meridiani, provoca infatti malessere agli organi ad essi collegati, mentre se si ripristina il corretto fluire dell’energia, gli organi corrispondenti funzionano al meglio. La gravidanza è una fase in cui possono capitare blocchi di energia, che possono causare disturbi a vari livelli che lo shiatsu può efficacemente alleviare, come nausee, stitichezza, mal di testa, mal di schiena, gonfiori alle gambe; essendo un trattamento che infonde grande benessere e rilassamento, placa inoltre gli stati d’ansia e migliora la qualità del sonno, aiutando a contrastare l’insonnia tipica soprattutto dell’ultimo trimestre; in più, migliora la respirazione e mantiene il corpo tonico e flessibile: una ‘preparazione’ ideale in vista del parto. Lo shiatsu può essere praticato tranquillamente anche in gravidanza, ma bisogna evitare di trattare determinate zone, come i punti riflessi di alcuni organi addominali, che potrebbero indurre un travaglio prematuro, oppure il punto della vescica, collocato nell’angolo esterno dell’ultimo dito del piede, poiché potrebbe far girare il feto (e proprio per questo può essere stimolato solo per tentare di far capovolgere nelle ultime settimane un bebè podalico).

AYURVEDICO: Sorto in India circa 5000 anni fa, il massaggio ayurvedico nasce come sostegno alla persona, in tutte le fasi della sua vita, non per niente si tramanda da millenni di madre in figlia ed è una pratica abituale all’interno della famiglia. Si basa sul principio che nell’uomo coesistono tre dosha o categorie, Vata, Pitta e Kapha, che rappresentano la combinazione dei cinque elementi della natura: etere aria fuoco acqua terra. In ognuno di noi sono presenti tutti e tre i dosha, pur con una lieve prevalenza di uno sugli altri in base alla propria conformazione fisica: la salute è garantita dall’equilibrio di queste tre energie, mentre se vi è eccessiva sproporzione, si crea uno squilibrio che provoca uno stato di malessere. Ad esempio un tipo kapha è una persona tendenzialmente sedentaria, ma se c’è un eccesso di kapha si ha un rallentamento del metabolismo, ritenzione idrica e problemi circolatori. Compito dell’operatore è quello di individuare lo squilibrio ed applicare le tecniche più idonee a riportare l’armonia. Il Massaggio Ayurvedico fa bene in gravidanza perchè oltre ad infondere grande rilassamento, libera le tensioni muscolari legate ai cambiamenti posturali, migliora la circolazione ed aiuta a drenare i liquidi, con un’efficace azione anticellulite. Per facilitare lo scorrimento delle mani si utilizza un olio - di sesamo o di mandorle dolci, mentre si evitano gli oli essenziali, che hanno un assorbimento elevato e potrebbero arrivare al feto – che ha un meraviglioso effetto levigante ed antismagliature per la pelle. Il massaggio ayurvedico si può fare con tranquillità in gravidanza, anche se a scopo precauzionale si preferisce attendere la fine del primo trimestre, inoltre è bene evitare di massaggiare i punti energetici legati all’utero. Vi sono tecniche specifiche per donne in attesa e nel post parto e persino tecniche specifiche per il neonato, che lo rendono un percorso ideale per mamma e bebè.

RIFLESSOLOGIA PLANTARE: Si basa sul principio che nel piede sono concentrati i punti riflessi di tutti gli organi e i sistemi (ad es. circolatorio, muscolare, scheletrico) del corpo e quindi trattando il piede si possono di riflesso trattare tutte le zone del corpo. A seconda dei punti sui quali si lavora, la riflessologia plantare può aiutare ad attenuare vari disturbi dei nove mesi - nausee, problemi digestivi, stitichezza, sciatalgia, problemi circolatori - a ridurre un’eventuale ipercontrattilità uterina o scaricare il sistema nervoso, placando ansie e tensioni. Tuttavia è un massaggio che richiede molta perizia, perché i punti riflessogeni sono spesso così vicini che è facile ‘sconfinare’, inoltre in gravidanza le manipolazioni devono essere sempre molto delicate, più simili a sfioramenti che a pressioni vere e proprie. Anche con la riflessologia è opportuno aspettare la fine del primo trimestre.

MASSAGGIO ANTICELLULITE: Si tratta di un massaggio concentrato sugli arti inferiori, con manualità che migliorano il drenaggio linfatico e stimolano il ritorno venoso, favorendo l’eliminazione di liquidi e scorie ristagnanti negli spazi interstiziali, che costituiscono una delle cause della cellulite. Per aumentare l’efficacia del massaggio, si possono usare cosmetici specifici. In gravidanza ad esempio sono ottimi ingredienti che aiutano a rinforzare il microcircolo e drenare i liquidi, come escina, meliloto, ruscus, mirtillo, ippocastano, o sostanze che aumentano l’elasticità della pelle, come l’acido boswelico. No invece a principi attivi come fanghi, alghe, fucus, iodio, che possono alterare il metabolismo tiroideo, o caffeina, che potrebbe avere un effetto stimolante sul feto.

Massaggi da NON fare in Gravidanza
 
CAVITAZIONE: Venuta alla ribalta negli ultimi anni, è una tecnica che consiste nel passare sul tessuto adiposo un manipolo che emette ultrasuoni a bassa frequenza in grado di far implodere gli adipociti e liberare i grassi contenuti al loro interno, che vengono poi smaltiti attraverso il circolo linfatico. Sull’innocuità di tale metodica i pareri sono discordanti e gli studi sull’argomento sono ancora pochi, proprio per questo è assolutamente sconsigliabile sia in gravidanza che durante l’allattamento. Gli ultrasuoni a bassa frequenza ad esempio non colpiscono in maniera selettiva, vi è quindi il rischio che si propaghino nei tessuti e danneggino anche le strutture circostanti, non per niente quando si fa sull’addome la pelle viene ‘pinzata’ in modo da dirigere gli ultrasuoni trasversalmente e non verso l’interno dell’addome. In più, si mettono in circolo, sia pure temporaneamente, delle scorie che possono arrivare al feto o passare nel latte.

PRESSOTERAPIA: La pressoterapia è un linfodrenaggio meccanico che si effettua indossando particolari gambali che si gonfiano e sgonfiano in maniera sequenziale dal piede verso l’inguine per migliorare la circolazione linfatica e venosa. In gravidanza alla pressoterapia è da preferire il linfodrenaggio manuale, la pressoterapia infatti utilizza gambali standardizzati, validi per tutti (anche se i nuovi modelli utilizzano più camere che esercitano pressioni differenti dalla caviglia alle cosce), mentre con il linfodrenaggio manuale l’operatore valuta dapprima la situazione venosa della gestante, analizzando se sono presenti edemi o teleangectasie, quindi personalizza il trattamento a seconda delle esigenze individuali, adeguando durante il massaggio le manipolazioni alle sensazioni che la futura mamma riferisce, in modo che il trattamento sia sempre piacevole e mai doloroso o dannoso.

ENDERMOLOGIE: È un massaggio meccanico che si avvale di un manipolo dotato di rulli che ‘impastano’ la pelle, riattivando la circolazione e facilitando la redistribuzione del grasso sottocutaneo. Se usato in modo non corretto, l’apparecchio può provocare la rottura dei capillari, che in gravidanza sono già più fragili per la particolare situazione ormonale e per l’ostacolo posto dal pancione, inoltre potrebbe essere troppo invasivo e provocare danni al tessuto connettivo, con il risultato di accentuare proprio l’aspetto a materasso che si vorrebbe eliminare.

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