sabato 5 ottobre 2013

Massaggio Tradizionale Svedese

Storia
Il Massaggo Svedese è il massaggio classico occidentale per eccellenza. Nasce appunto in Svezia dal medico e fisioterapista Pehr Henrik Ling (1776-1839). Nato a Ljunga nel sud della Svezia nel 1776, era figlio di un ministro dell'epoca. Dopo essersi diplomato al ginnasio di Växjö nel 1792, studiò teologia presso l'Università di Lund fino al 1793, anno in cui si trasferì all'Università di Uppsala e si laureò nel 1797.
Terminati gli studi partì per l'estero e viaggiò per sette lunghi anni. Durante questo viaggio fece la conoscenza di un certo "Ming", un cinese che lo istruì sulle pratiche delle arti marziali e del massaggio Tui Na, una terapia manuale per la cura del corpo praticata in Cina.
Tornato in Svezia, Pehr Henrik Ling, elaborò un approccio che integrasse gli insegnamenti del Tui Na alla medicina tradizionale occidentale, creando un sistema di ginnastica composto da quattro parti; pedagogica, medica, militare e estetica (Swedish Ling gymnastics). Questo sistema fu, dopo incessanti pressioni da parte di Ling, riconosciuto dal governo svedese che fondò il Gymnastik- och idrottshögskolan, istituto reale di ginnastica, di cui Ling fu nominato direttore.
Nonostante l'ostilità dei medici ortodossi, le innovazioni di Ling ebbero vasta popolarità, tanto che egli stesso fu prima eletto membro dell'Accademia Svedese e poi ottenne la cattedra di professore ordinario a Uppsala. 

Principi
Generalmente viene eseguito su tutto il corpo, ma avendo manovre abbastanza libere fra loro e sequenze non rigide, può essere eseguito anche solo su singole parti. Si esegue con olio da massaggio e generalmente praticato sul lettino.

I principali movimenti del massaggio sono:
- Sfioramento: leggero e rilassante
- Sfregamento: serve per drenare sangue, liquidi muscolari e linfa. Si usa anche per drenare i liquidi e le sostanze "sminuzzate" e "smosse" con la frizione e l'impastamento.
- Impastamento: elasticizzante, defaticante, disintossicante, riduttiva e modellante
- Pizzicottamento:stimolante, tonificante e iperemizzante (aumento di sangue nella zona trattata)
- Pressione Pura: decontratturante
- Percussione: stimola e tonifica cute e muscoli
- Frizione: spremitura dei tessuti anomali (adipe localizzata, cellulite) 

Effetti
  • RILASSANTE: dona benessere
  • ANTISTRESS: allevia le tensioni
  • DECONTRATTURANTE
  • MUSCOLI: li rende più elastici, crea un aumento di ossigeno nei tessuti ed elimina le tossine
  • DEFATICANTE: riduce il tempo di recupero dopo lo sforzo fisico. Drena i tessuti dall'acido lattico e altri rifiuti metabolici 
  • Aumenta la CIRCOLAZIONE di sangue e linfa, è utile nella prevenzione di adipe e cellulite (Emolinfatico)
  • Aiuta la DIGESTIONE
  • Migliora la RESPIRAZIONE

Controindicazioni
Il massaggio Svedese come per gli altri massaggi non va praticato in presenza di: malattie contagiose, febbre o influenza, micosi della pelle e ferite aperte. In caso di gravidanza informare l'operatore. 

In conclusione, il massaggio svedese è il massaggio che noi tutti in occidente conosciamo. Dalle sue manovre quindi nascono diversi tipi di massaggio:
MASSAGGIO DECONTRATTURANTE
MASSAGGIO EMOLINFATICO o più comunemente ANTICELLULITE
MASSAGGIO RILASSANTE e ANTISTRESS

Articoli:

LA STAMPA -




Lo studio ha visto il coinvolgimento di un gruppo di soggetti adulti di età compresa tra i 18 e i 45 anni, che sono stati avviati a un programma che prevedeva o 45 minuti di Swedish Massage Therapy (massaggio svedese) o un semplice massaggio leggero. Il periodo di test è durato 5 settimane e prevedeva il sottoporsi al massaggio una o due volte a settimana, a seconda dei soggetti.
Al termine dello studio, i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti sottoposti al massaggio svedese registravano più bassi livelli di cortisolo e interleuchina (IL), e al contempo più alti livelli di ossitocina – l’ormone del buonumore – e di linfociti, rispetto ai volontari sottoposti al massaggio leggero.
In base ai risultati dello studio Rapaport e colleghi concludono che il massaggio, come quello svedese, può essere utile nel controllare non solo i livelli dell’ormone dello stress, ma anche «avere implicazioni per la gestione di condizioni infiammatorie e le malattie autoimmuni».


IL FITNESS -


La cellulite è un vero e proprio dramma per milioni e milioni di donne, che – pur provando con sport e diete mirate – non riescono proprio ad eliminare gli inestetismi della buccia d’arancia. E allora perché non provare con il cosiddetto massaggio svedese?
Si tratta di un tipo di massaggio ideato da un ginnasta (svedese per l’appunto) all’inizio del secolo scorso e universalmente riconosciuto come il classico massaggio occidentale. Di solito si esegue su tutto il corpo allo scopo di rilassare e decontrarre ogni singolo muscolo, ma nulla vieta di eseguirlo su singole parti, come i glutei o le cosce, ad esempio, ovvero le zone in cui si annida maggiormente la cellulite.
Questo tipo di massaggio si esegue compiendo dei movimenti specifici, che vanno dallo sfioramento alla pressione alla percussione, servendosi anche di oli specifici che favoriscono lo scivolamento delle mani da parte del massaggiatore, affinché quest’ultimo riesca a donare sensazioni di rilassamento e di benessere generale.

Ma cosa c’entra tutto questo con la cellulite? Ebbene il massaggio svedese è particolarmente indicato nel trattamento della ritenzione idrica, maggiore responsabile della cellulite, poiché va ad intervenire sulla circolazione sanguigna e linfatica. Grazie ai movimenti di sfioramento e pressione, vengono sollecitati i tessuti adiposi di cosce e glutei in modo da favorire l’espulsione delle tossine.
Naturalmente il massaggio svedese non ha nulla di miracoloso ed è inutile illudersi che da solo possa risolvere i problemi legati alla comparsa della buccia d’arancia. Tuttavia, se affiancato ad una buona dieta ed ad una sana attività fisica, riesce a dare risultati sorprendenti dopo poche sedute.
Non dimentichiamo poi che questo tipo di massaggio è indicato anche nel trattamento delle patologie legate allo stress ed è anche un ottimo tonificante per tutti i muscoli del corpo e non solo per quelle zone interessate dalla cellulite. Che dite, vale la pena provare?

CORRIERE DELLA SERA - 27/07/2011
Sì ai massaggi contro il mal di schiena
Lo "svedese" il "profondo" riducono dolori e fastidi

MILANO - Il mal di schiena proprio non vuol passare. Settimane e mesi di convivenza con il dolore mettono alla prova chiunque, e chi ci è passato in genere le prova tutte. Ora una sperimentazione clinica condotta su 400 pazienti, pubblicata sul prestigioso New England Juurnal of Medicine, dimostra che uno dei metodi più spesso scelti dai pazienti, il massaggio, funziona per davvero. Almeno, finché ci si sottopone con regolarità alle manipolazioni.
STUDIO – La ricerca, condotta da Daniel Cherkin del Group Health Research Institute, ha coinvolto pazienti con mal di schiena da almeno tre mesi: un gruppo è stato sottoposto al classico massaggio svedese, un altro gruppo è stato trattato con massaggi “strutturali” (ovvero profondi massaggi alle articolazioni e allo scheletro), il terzo gruppo ha continuato a curarsi come faceva in precedenza, spesso con i farmaci antidolorifici. Chi faceva i massaggi è stato sottoposto a una seduta alla settimana per due mesi e mezzo. Al termine di questo periodo, oltre un terzo dei pazienti che avevano ricevuto massaggi ha dichiarato di stare meglio o che il mal di schiena era addirittura scomparso, cosa capitata solo a un quarto dei pazienti che avevano proseguito con le cure abituali. Oltre al miglioramento netto nei confronti del dolore, chi aveva fatto i massaggi riusciva a muoversi meglio rispetto agli altri nel doppio dei casi; la maggioranza era più attiva, passava meno tempo a letto e aveva anche ridotto il ricorso ai farmaci.
BENEFICI – C'è però un neo: perché funzionino, i massaggi bisogna continuare a farli. «Dopo sei mesi dal periodo di trattamento i massaggi mostrano ancora vantaggi, che però svaniscono a un anno di distanza», ammette Cherkin. Entrambi i tipi di massaggio però si sono rivelati utili, e questa è una novità: «Si è sempre pensato che i massaggi “strutturali”, focalizzati su tessuti che possono essere doloranti come muscoli e legamenti, fossero più efficaci del massaggio svedese classico, che invece mira a un rilassamento generale. Invece entrambi funzionano – spiega il ricercatore –. Si tratta di una buona notizia perché i massaggi strutturali richiedono personale più esperto e sono in genere più costosi, mentre il massaggio svedese viene offerto in un maggior numero di centri e costa di meno». I massaggi, stando ai dati raccolti, avrebbero la stessa utilità di altri interventi anti-mal di schiena, dall'agopuntura allo yoga, all'esercizio fisico; come molti di questi trattamenti, non hanno effetti collaterali considerevoli e possono essere perciò considerati un'opzione per i pazienti. Sui motivi dell'efficacia dei massaggi non c'è pero certezza: «I massaggi potrebbero avere effetti specifici di stimolazione dei tessuti o funzionare come calmanti sul sistema nervoso centrale – ipotizza Cherkin –. In alternativa, potrebbero spingere il paziente a porsi in maniera più attiva nei confronti del suo problema e quindi della possibile guarigione grazie a effetti aspecifici: il semplice piacere nell'essere toccati o nel trascorrere tempo in una situazione di relax, una maggior consapevolezza di sé che spinge a evitare ciò che può indurre il mal di schiena, i suggerimenti del terapista su piccoli esercizi o movimenti da fare a casa. Qualunque sia il motivo, i dati sono incoraggianti: in oltre un caso su tre i massaggi aiutano a liberarsi dal mal di schiena», conclude il ricercatore.

Nessun commento:

Posta un commento